La Moxibustione

La Moxibustione

Moxa è un termine inglese, che deriva dagli ideogrammi giapponesi Moe e Kusa, che significano, rispettivamente, “bruciare” ed “erba” (perciò, “erba che brucia”). La moxibustione, in particolare, è una tecnica terapeutica cinese, sconosciuta in occidente fino a qualche decennio fa. Consiste nel riscaldamento di aree cutanee, sovrastanti punti di agopuntura o percorsi energetici, al fine di ottenere la risoluzione di un evento patologico. La moxibustione è, come le altre pratiche della medicina cinese, di antichissima origine e di essa si parla già in un libro di seta, risalente al II-I secolo a.C. L’erba-che-brucia, impiegata in questa tecnica, è l’artemisia o assenzio selvatico, nota anche con il nome di “erba scacciadiavoli”. Si coglie nel solstizio d’estate (21 giugno), dopo che il sole l’ha imbevuta dei suoi raggi. Una volta seccate, le foglie vengono sminuzzate in un mortaio, fino a ottenere un impasto lanoso. Con questo, si possono formare delle palline, dei coni o, avvolgendolo in carta di gelso, dei sigari lunghi circa 20 cm. Queste forme si appoggiano sulla pelle in corrispondenza dei punti di agopuntura, si accendono all’estremità superiore e si lasciano bruciare.

La leggenda vuole che questa tecnica, che cura molte malattie croniche, sia stata scoperta prima del III millennio a.C. 
Secondo l’antica cultura cinese, esistono due forze, lo yin e lo yang, che compongono il simbolo del tao, sono nel cosmo, sono dentro di noi e, quando sono in equilibrio, permettono all’energia di scorrere nei vari organi. Quando una delle due forze, o entrambe, sono in eccesso o in difetto, si producono le condizioni patologiche. La moxibustione si può usare anche in gravidanza. Tipicamente, intorno alla trentacinquesima settimana di gestazione, può essere utilizzata per stimolare il rivolgimento di un feto dalla presentazione podalica a quella cefalica. Ci sono anche specifici punti da trattare in fase pre-parto. 
Questa tecnica, in grado di offrire diversi benefici in diversi casi, come asma e bronchite, nel 2010, è diventata, insieme all’agopuntura, Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO, inserita tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

    Dott.ssa Stefania Doria, psichiatra e agopuntore

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