Che cosa si intende per Wellbeing e Welfare aziendale?
In ambito aziendale, l’espressione Wellbeing si utilizza per indicare uno stato di benessere del dipendente a livello generale, ovvero fisico, mentale, emotivo, lavorativo e finanziaria. Il Welfare, invece, consiste nell’insieme di tutte le attività e iniziative messe in atto da un’impresa per garantire e migliorare il benessere dei propri dipendenti.
Al World Economic Forum, il Forum Mondiale di Economia, del 2022 di Davos-CH si è dibattuto ampiamente sull’importanza della persona nella realtà economica a proposito della politica di Wellbeing e Welfare aziendale.
Come ben evidenziato dal Prof. Klaus Schwab, Professore di economia politica Università di Ginevra, non esiste un buon futuro se non ci concentriamo sulle persone, coniando l’acronimo delle 4 P:
- people
- planet
- prosperity
- purpose
A tal proposito, un articolo de Il Sole 24 Ore di Biancamaria Cavallini cita:
“4 HR directors su 5 riferiscono che la salute psicologica dei propri dipendenti sia una priorità assoluta” questo è quanto emerge dall’edizione del 2022 dall’Employee Mental Health and Wellbeing Survey del Mckinsey Health Institute.
Questi dati evidenziano come l’attenzione verso la sfera mentale del lavoratore stia crescendo. In particolare, si fa riferimento al burnout, spesso confuso con ansia e stress, quando invece è un fenomeno esclusivamente occupazionale.
Mc Kinsey evidenzia inoltre che i dipendenti che accusano di aver sperimentato alti livelli di tossicità organizzativa hanno una probabilità 8 volte maggiore di manifestare sintomi di burnout.
Wellbeing e Welfare aziendale: quali vantaggi per il dipendente e per l’azienda?
L’adozione della politica di Wellbeing e Welfare aziendale comporta diversi vantaggi per il dipendente, tra cui:
- minor rischio di burnout
- resilienza fisica ed emozionale
- minor assenteismo e maggior engagement
- maggiore produttività e condivisione della mission
I vantaggi per l’azienda invece sono:
- risultati operativi e finanziari
- crescita della brand reputation
- maggior sostenibilità e safety
- crescita della brand loyalty
Riuscire a spostare l’attenzione sulla persona piuttosto che sul risultato significa concentrarsi più sul coinvolgimento e sulla motivazione dei dipendenti per ottenere risultati migliori.
E questa non è soltanto un’ opinione, è una certezza secondo lo studio Gallup (Società Americana di Sondaggi): i team più coinvolti e motivati hanno performato il 17% in più in produttività e il 21% in più di reddittività, dimostrazione che esiste una stretta correlazione tra coinvolgimento e risultati.
Porre attenzione alla persona significa quindi attuare tutti i rimedi di wellbeing all’interno delle aziende: è noto a tutti, infatti, che gli ormoni dello stress prodotti con continuità portano a una condizione cronica sottoregolando i geni a lungo termine e conseguentemente possono causare malattia.
Secondo una ricerca condotta dalla rivista Population Health Management, una dieta malsana rende il 66% dei dipendenti meno produttivi per forte distrazione. Al contrario, i dipendenti con abitudini di vita sane, cioè che mantengono il livello pressorio nella norma, che hanno livelli di colesterolo e glicemia nella norma con un indice di massa corporea (BMI) equilibrato, hanno dimostrato di essere meno inclini ad assentarsi dal lavoro a causa di malattie o infortuni.
I CEO più illuminati hanno constatato che una vita sana si può iniziare anche all’interno dell’azienda.
Lo Studio Medico Quantico ha preparato il progetto MeNu’ sempre con lo scopo di lavorare sull’attenzione alla persona e alla sua salute psicofisica in ogni ambito.
Per maggiori informazioni, contattare la Dott.ssa Stefania Doria, responsabile medico dello Studio Medico Quantico.